Limiti fisici dei runner

Tabella che descrive alcuni dei principali limiti fisici di un runner, il loro impatto sul rischio di infortuni, e le possibili strategie di gestione:

Limite FisicoImpatto sul Rischio di InfortuniGestione e Prevenzione
Muscolatura debole o sbilanciataAumenta il rischio di sovraccarichi e lesioni muscolari (es. stiramenti o strappi) per insufficiente supporto e stabilità.Esercizi di rafforzamento mirato (core, anche, glutei); allenamento funzionale per bilanciare la forza muscolare delle gambe.
Scarsa mobilità articolareRiduce la flessibilità e aumenta il rischio di tensioni muscolari e tendiniti, soprattutto a ginocchia e caviglie.Stretching dinamico prima della corsa e stretching statico dopo; fisioterapia per migliorare la mobilità, se presente una rigidità significativa.
Squilibrio posturaleCompromette l’efficienza del movimento, aumentando il rischio di infiammazioni e lesioni croniche da sovraccarico.Valutazione posturale da un professionista; esercizi correttivi e di rafforzamento del core per migliorare postura e allineamento.
Protrusione discalePuò causare compressione nervosa, dolore lombare e limitazione nei movimenti, aumentando il rischio di lesioni alla schiena.Fisioterapia specifica per ridurre il dolore e migliorare la mobilità; allenamento a basso impatto; evitare attività che comprimono la colonna vertebrale.
Scarsa stabilità e propriocezioneAumenta il rischio di distorsioni e cadute, specialmente su superfici irregolari o a velocità elevate.Esercizi di equilibrio e propriocezione (balance board); allenamento su terreni misti per migliorare la stabilità e la capacità di controllo del movimento.
Archi plantari molto alti o molto bassiInefficiente assorbimento degli impatti, con aumento di stress su caviglie, ginocchia e fianchi; rischio di fascite plantare.Valutazione e plantari personalizzati; utilizzo di scarpe adeguate all’arco plantare; esercizi per rafforzare i muscoli del piede e della caviglia.
Limitata capacità aerobicaPorta a fatica precoce, con compensazioni posturali che aumentano il rischio di stress articolare e infortuni muscolari.Allenamento aerobico progressivo (interval training e corsa lenta) per migliorare la resistenza; monitoraggio della frequenza cardiaca per evitare sovraccarichi.
Eccesso di pesoAumenta il carico sulle articolazioni (soprattutto ginocchia e anche), incrementando il rischio di artrosi e infortuni da impatto.Piano alimentare equilibrato e aumento graduale del volume di allenamento per ridurre il peso in eccesso; esercizi a basso impatto (ciclismo, nuoto) come cross-training.
Età avanzataRiduzione della forza, elasticità e densità ossea, aumentando il rischio di lesioni da stress e fratture da impatto.Programma di rafforzamento progressivo per preservare la forza muscolare; allenamento a basso impatto (nuoto, ciclismo) come complemento alla corsa per ridurre il carico.
Recupero insufficienteCausa microlesioni non riparate, aumentando il rischio di infortuni da sovraccarico e infiammazioni muscolari o tendinee.Programmazione di giorni di recupero; tecniche di recupero attivo (foam rolling, stretching, massaggi) e monitoraggio del carico di allenamento.

Questi aspetti sono fondamentali per comprendere i rischi di infortuni e mettere in atto strategie di prevenzione efficaci. Un monitoraggio regolare e un programma di allenamento mirato, in combinazione con un supporto professionale, possono essere molto utili.